Biografia
Vincenzo Pellegrino
Vincenzo Pileg Pellegrino nasce a Cava dei Tirreni, vicino Salerno, nel 1963. Gli studi umanistici, gli trasmettono l’amore per la poesia e la scrittura e durante questo periodo la pittura rimane un esercizio di puro diletto. Intraprende poi la carriera di orafo e di designer. I poliedrici interessi artigianali, come la scultura, la ceramica, e la decorazione confluiscono nella progettazione e nella realizzazione di gioielli. I successi nel mondo orafo e nel design però, non lo distolgono dalla passione per la pittura, anche se si mantiene lontano dal panorama della critica e dalle accademie, fino all'incontro universitario con Flavio Caroli che lo spinge a trovare una dimensione nel mondo dell'arte. E' del gennaio del'98 la sua prima personale, e da allora, tra varie personali e collettive, vive come pittore e scultore, realizzando gioielli, scrivendo ed illustrando fiabe per bambini. Oltre a portare avanti la sua passione per l'arte e la letteratura scrivendo di arte e cultura, per Blogtaormina e Pick line, portali di informazione sul web.
Negli ultimi anni i suoi progetti artistici sono indirizzati verso dinamiche narrative. Le opere sono quasi sempre parole di un racconto che danza tra il sociale e l'ideale, tra il reale ed il virtuale, tra il contingente e gli assoluti, nel tentativo di soddisfare una sete di esperienze estetiche e conoscitive. Indaga attraverso queste storie le recondite pieghe dell'animo umano. Con il progetto artistico "Spiritualia", affronta con ironia il desiderio dell'uomo di trovare una fonte che possa fornire senso. Prova a spiazzare le posizioni e gli aspetti di ogni confessione ed ogni credenza, mettendo in campo un aspetto che spesso sfugge all'umano, cioè la leggerezza e la giocosità con cui andrebbe affrontato il viaggio della vita. Leggerezza che non è superficialità, bensì l'attenta considerazione del giusto peso da dare a ogni cosa. Così il filo rosso che lega tutte le opere di "Spiritualia" è fatto dei rimandi tra la impalpabile vaporosità dell'anima e le dinamiche agili, delicate e penetranti del gioco e dell'ironia dei corpi. La danza perpetua tra il mondo contingente e l'ambito metafisico, tra il corpo e lo spirito.
A legare invece le opere di "Woman", l'ultimo progetto, è un'analisi particolare sulla questione femminile. Torna una dimensione sociale sempre attenta e presente, che dal punto di vista dell'immagine e del senso artistico è una piccola scommessa che punta ad illustrare il dramma, moderno e antico al contempo, della sopraffazione del mondo femminile, senza utilizzare gli stereotipi, nè i toni ed i colori della tragedia, ma solo la ricerca e lo sfruttamento dei codici della poesia e della bellezza.
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